È appena uscita presso l’editore FuocoFuochino una mia nuova, breve raccolta di aforismi in latino (con traduzione). Si intitola Motti (neo)latini e contiene una ventina di sententiae che ho voluto provare a scrivere nella nostra antica lingua madre ritenendola la più adatta (anche se, o forse proprio perché, ‘morta’) ad esprimere nella maniera più pregnante e incisiva massime di significato generale. Un esempio soltanto: vita una magistra vitae [sola maestra di vita è la vita], dove ho riscritto, rovesciandolo in un paradosso, il famoso adagio sulla storia maestra di vita.
Introduce la raccolta un famoso giudizio di Giovannino Guareschi sul latino, lingua, secondo lui (e anche secondo me), fattuale e antiretorica per eccellenza: «Il latino è una lingua precisa, essenziale […] Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato dalla tribuna. […] Potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino» [Candido, 1956, n. 18]. Parole sante e ahimè – mi pare – di una attualità rabbrividente…
Tra pochi mesi il mio testo (per ora in tiratura separata e limitata) verrà come sempre ristampato dall’editore Afro Somenzari in una corposa miscellanea periodica di autori vari.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.