Egregi colleghi,
tutti plaudono al decreto di ieri sulla scuola. A chi scrive molte delle misure che contiene paiono, più che altro, noccioline gettate a una scimmia affamata per blandirla.
Ma occhio a un dettaglio! Attenti, attentissimi alla immancabile fregatura per noi prof.
Perché, come diceva un mio saggio collega di matematica, essere persone adulte significa avere la consapevolezza che la fregatura è sempre ed ovunque in agguato e ama per lo più nascondersi in mezzo ai fiori delle lusinghe.
Leggete bene questo comma che si annida nel decreto, scritto nel solito latinorum tecno-buro-scolastichese atto ad lubrificare il cetriolo:
«Per facilitare una scelta consapevole del percorso di studio e favorire la conoscenza delle opportunità e degli sbocchi occupazionali per gli studenti iscritti alle scuole secondarie, a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014, le attività inerenti ai percorsi di orientamento sono ricomprese tra le attività funzionali all’insegnamento non aggiuntive e riguardano l’intero corpo docente»
Queste parole non significano altro che l’orario settimanale di lavoro dei prof aumenterà gratis sotto altra forma ma più o meno nella stessa misura settimanale che il governo Monti voleva imporre. Insomma le 24 ore di Profumo riesumate e ripropinate con aggraziata nonchalance.
Non ci credete?
Vi fidate dei sorrisi e dei commenti soddisfatti dei sindacati?
Aspettate qualche settimana e ve ne accorgerete…
Anzi, datemi retta, non aspettate.
Non aspettiamo troppo e cominciamo a riparlarne subito tra di noi.
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