È appena uscito nella rivista culturale Limina un mio articolo che rende, spero, il dovuto - anche se tardivo – omaggio a Romano Palatroni, un grande ma dimenticato traduttore novecentesco di Baudelaire, del quale ho avuto modo di parlare in un altro post qualche anno fa. Ecco il link del mio articolo:
Invito caldamente a leggere il pezzo per poter apprezzare la qualità a tratti squisita e unica delle traduzioni artistiche di Palatroni, un ‘dilettante’ di straordinario talento che solo la cattiva sorte e la marginalità geografica (meglio: ‘geo-letteraria’) ha condannato per decenni all’oblio, Solo pochi anni fa le sue traduzioni di Baudelaire e di altri grandi simbolisti francesi sono state ripubblicate grazie all’iniziativa appassionata e meritoria di Antonio Prenna, di cui per altro apprendo solo ora, con grande dispiacere, la notizia della recente e prematura scomparsa.
Buona lettura.
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